Negri, Toni

(Padova 1933, viv.). Intellettuale italiano. Docente di filosofia all’Università di Padova, all’inizio degli anni Settanta fu un dirigente della corrente operaista veneta di Potere Operaio, legata alle lotte operaie di Porto Marghera. Staccatosi nel 1973 da Potere Operaio per dissensi sulla strategia, organizzò il movimento di Autonomia Operaia, che diede vita nel 1977 a fenomeni di guerriglia urbana e fu sospettato di legami con le Brigate Rosse. Processato nel 1979, fu condannato nel 1984 a 30 anni di reclusione per associazione sovversiva e banda armata. Negri, che aveva già scontato 4 anni di carcerazione preventiva, nel 1983 accettò la proposta di Marco Pannella di presentarsi alle elezioni nelle liste del Partito Radicale. Ottenuta l’immunità parlamentare, lasciò l’Italia per rifugiarsi a Parigi, dove, in virtù della dottrina Mitterand, poté rimanere latitante fino al 1997, quando decise di tornare in patria e sottoporsi alla giustizia italiana. Arrestato, nel 1999 ottenne la semilibertà e finì di scontare la pena nel 2003. Il suo libro più celebre è Impero (2000), scritto a quattro mani con Michael Hardt e considerato, per la sue analisi della società postmoderna e delle nuove forme di sfruttamento economico, un testo di riferimento fondamentale per i movimenti no-global sorti sul finire degli anni Novanta.