Najibullâh, Mohammad

(Gardez 1947, † Kabul 1996). Uomo politico afghano. Militante del Partito democratico popolare, di ispirazione comunista, dopo il colpo di stato del 1978 ebbe diversi incarichi di governo e fu quindi posto a capo della polizia segreta. Nel 1987 subentrò a Karmal come capo del governo. Tra il 1988 e il 1989, mentre l’Unione Sovietica ritirava le truppe che da dieci anni proteggevano il regime comunista afghano, trattò con i movimenti della guerriglia islamica per tentare di formare un governo di unità nazionale. Incapace di trovare un accordo, dovette cedere il potere nel 1992. Nel 1996 fu giustiziato dai taliban entrati vittoriosi a Kabul.