Nabucodonosor II

(VII-VI secolo a.C.). Re di Babilonia dal 605 al 562 a.C. Figlio di Nabopolassar e secondo sovrano della dinastia neobabilonese. Associato al trono dal padre nel 607 a.C., due anni dopo guidò gli eserciti babilonesi alle vittorie di Karkemish e di Hama sugli egiziani. Salito al trono, consolidò la potenza babilonese nell’area siro-palestinese: nel 586 a.C. conquistò e distrusse Gerusalemme deportandone la popolazione a Babilonia; nel 572 a.C. espugnò, dopo un assedio durato tredici anni, la città di Tiro. Sfruttò intensamente le risorse delle aree conquistate: fece delle foreste di cedri libanesi una proprietà regia, ricorse sistematicamente alle deportazioni di popolazioni da impiegare nella costruzione delle grandi opere edilizie (quali la costruzione del palazzo reale babilonese, il potenziamento delle fortificazioni della città, il completamento della ziqqurat, la cosiddetta “torre di Babele”, e del tempio di Marduk).