Murat, Gioacchino

(Labastide 1767, † Pizzo Calabro 1815). Generale francese e re di Napoli dal 1808 al 1814. Arruolatosi nell’esercito francese nel 1791, fece parte della guardia costituzionale di Luigi XVI. Nominato generale nel 1796, partecipò alle principali campagne di Napoleone, di cui sposò la sorella Carolina. Nel 1808, dopo aver soffocato la rivolta di Madrid, ottenne il regno di Napoli, dove intraprese una politica riformatrice, con l’abolizione della feudalità, l’applicazione del codice napoleonico e numerose misure economiche, fiscali e militari. Tentò poi di rendersi indipendente da Napoleone, pur continuando a combattere con lui. Nel 1814 sottoscrisse un accordo con Austria e Inghilterra per la conservazione del regno in cambio dell’appoggio militare. Abbandonato dagli alleati, tentò la strada della sollevazione popolare, appellandosi ai patrioti italiani con il proclama di Rimini (1815) contro la prospettiva di un ritorno del regno ai Borbone secondo quanto stabilito dal congresso di Vienna del 1814-15. Sconfitto a Tolentino, si ritirò in Provenza, quindi in Corsica, da cui tentò la riconquista del regno. Fu fatto prigioniero al momento del suo sbarco in Calabria, condannato a morte e fucilato.