mormoni

Seguaci della “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi dell’ultimo giorno”, una singolare comunità cristiana, sorta nel clima religiosamente effervescente del “risveglio” (revival) americano degli anni Venti e Trenta dell’Ottocento, popolato da ogni sorta di profeti, mistici, veggenti. Uno di questi era Joseph Smith (1805-1844), fondatore della “chiesa”. “Mormon” è – secondo i mormoni – il nome di un profeta vissuto nell’America precolombiana, autore di un libro scritto su lamine d’oro, completato e nascosto sotto terra da suo figlio Moroni nel 421 d.C. Moroni stesso ne rivelò l’esistenza a J. Smith, il quale lo ritrovò e lo tradusse. Il Libro di Mormon è il testo sacro dei mormoni, insieme alla Bibbia e ad altri due libri intitolati Dottrina e Alleanze e la Perla di gran prezzo. Fu però il successore di Smith, Brigham Young (1801-1877) a fare dell’Utah e di Salt Lake City lo stato e la città d’elezione dei mormoni, che nei primi anni della loro esistenza furono malvisti e perseguitati, anche perché praticavano la poligamia, peraltro abbandonata nel 1890. Motivo di fondo e tratto saliente di questa comunità difficile da classificare per le sue stravaganze storiche e dottrinali, sembra essere il desiderio di assegnare all’America un ruolo nella storia della salvezza e della civiltà, quindi di fondare religiosamente la coscienza che una certa America coltiva circa la propria “missione” nel mondo. Al di là della stranezza di varie loro dottrine (attraversate, un tempo, da fremiti millenaristici, in cui la “fine” avvertita come imminente coincide con la restaurazione di una “origine” perduta e ora ritrovata), i mormoni si caratterizzano oggi, in generale, per una condotta di alto rilievo morale. Praticano la decima, rifiutano vino e tabacco (la Cena viene celebrata con pane e acqua), svolgono intensa attività missionaria e gestiscono molte opere sociali. Praticano anche un “battesimo dei morti” (cfr. I Corinzi 15, 29-30). A questo rito è collegata un’imponente attività di ricerche genealogiche estese a tutto il mondo. L’organizzazione della “chiesa” è assai complessa, con un assetto gerarchico che riprende diversi elementi veterotestamentari. Nel mondo i mormoni sono 6 milioni circa.