moravi, fratelli

Con questo nome si designano diverse formazioni ecclesiali, che hanno avuto in Boemia e Moravia il loro epicentro geografico. Le principali sono due. La prima è l’antica Unità dei Fratelli, costituitasi poco dopo la metà del XV secolo sulla scia dell’ala moderata, detta utraquista, dell’hussitismo (Jan Hus). Concorsero a plasmarla gli insegnamenti di Pietro Chelciky (la Sacra Scrittura come unica norma della fede e della vita; rifiuto del giuramento, della guerra, della violenza; rigore morale) e di Luca da Praga. La comunità si rese autonoma da Roma costituendo un proprio clero ed eleggendo un proprio vescovo. Nel XVI secolo assunse una posizione dottrinale intermedia tra luterani e calvinisti. La Controriforma disperse la comunità obbligandola all’esilio. Dall’incontro di un gruppo di esuli con il conte Nicola di Zinzendorf (1700-1760) nacque la Comunità (o Unità) dei Fratelli di Herrnhut (chiamati “fratelli moravi” in ambito linguistico francese, inglese e italiano). La comunità si raccolse in un borgo chiamato Herrnhut (“guardia del Signore”), che a sua volta diede il nome alla comunità e la cui costruzione iniziò nel 1722. Questa comunità ebbe fin dall’inizio una fisionomia particolare, ecumenica ante litteram, fortemente segnata dalla pietà luterana e al tempo stesso caratterizzata da non pochi elementi della tradizione protestante boema, di tipo riformato. I due capisaldi della spiritualità di Herrnhut sono la Bibbia e la missione.