Morales, Evo

(Isallavi 1959, viv.). Sindacalista e uomo politico boliviano di origine indigena (aymara). Cresciuto all’interno di una famiglia contadina, dopo il servizio militare, divenne un’attivista del sindacato dei produttori di coca, di cui nel 1985 divenne segretario generale. Nei primi anni Novana, fu tra i fondatori del Movimento verso il socialismo. Nel 1997 conquistò un seggio alla camera bassa del parlamento e nel 2002 si candidò alle presidenziali, ma fu battuto di stretta misura da Gonzalo de Lozada. Ripresentatosi nelle successive elezioni del 2005, divenne il primo presidente boliviano di origine indigena. Si impegnò a fondo nella tutela dei diritti delle comunità indigene, nella lotta contro la corruzione, nella ridistribuzione delle terre e provvide alla nazionalizzazione di alcuni settori strategici dell’industria, tra cui quella petrolifera. Nel 2009 fece approvare una nuova costituzione, che, oltre a rafforzare il controllo statale sulle risorse naturali del paese, gli permise di ricandidarsi per un secondo mandato consecutivo e gli conferì il potere di sciogliere il parlamento. Nello stesso anno fu riconfermato alla presidenza.