Montaigne, Michel Eyquem de

(Saint-Michel-de-Montaigne, Bordeaux, 1533, † ivi 1592). Umanista e filosofo francese. Proveniente da una famiglia di ricchi mercanti nobilitati nel Quattrocento, Montaigne mostrò ingegno e inclinazione precoci per lo studio dei classici. Laureatosi in diritto, fu magistrato consigliere a Périgueux e poi nel parlamento di Bordeaux fino al 1570 quando, avendo ereditato il titolo e le proprietà paterne, si ritirò a vita privata nel castello di Montaigne e si dedicò interamente, per più di un decennio, agli studi e alla meditazione. Con Étienne de la Boétie, fu tra i massimi rappresentanti dello scetticismo libertino cinquecentesco. Scrisse i Saggi, pubblicati nel 1580 e poi più volte rielaborati. Nell’epoca più drammatica delle guerre di religione in Francia, incarnò e propose la figura del “saggio”, ispirato da ideali di tolleranza perché cosciente della contraddittorietà e della relatività degli eventi, delle idee e delle azioni umane, nutrito di profonda cultura classica e capace di confutare le credenze dominanti, pur mantenendo atteggiamenti d’ossequio formale nei confronti del potere e della religione. Nel 1580 intraprese un lungo viaggio attraverso la Germania, la Svizzera e l’Italia, di cui lasciò memoria nel Viaggio in Italia pubblicato postumo nel 1774. Alla fine del 1581 fu eletto sindaco di Bordeaux, carica che tenne fino al 1585. Pur evitando di compromettersi nella lotta tra cattolici e ugonotti, Montaigne non mancò di consigliare i protagonisti dell’una e dell’altra parte e di riconoscere l’ascesa al trono di Enrico IV.