Monroe, James

(Westmoreland County, Virginia, 1758, † New York 1831). Uomo politico statunitense. Presidente degli USA dal 1817 al 1825. Membro del parlamento della Virginia e del Congresso continentale dal 1782 al 1788, nel 1790 fu eletto senatore per i repubblicani. Dal 1794 al 1796 fu ambasciatore in Francia, nel 1803 ministro plenipotenziario a Parigi, dove si adoperò per l’acquisto della Louisiana, e dal 1811 al 1817 segretario di Stato con Madison. La sua presidenza segnò un’epoca di relativa tranquillità (l’“età dei buoni sentimenti”), caratterizzata dalla guerra contro gli indiani Seminole (1817-18), dall’acquisizione della Florida dalla Spagna (1819-21) e dal compromesso del Missouri (1820), che regolò il primo conflitto sorto a causa della schiavitù. Il suo nome è però legato soprattutto alla cosiddetta “dottrina Monroe” (1823), nata dalla preoccupazione di impedire la riconquista da parte della Spagna, appoggiata dalla Santa Alleanza, delle sue ex colonie americane ora indipendenti. Con i suoi tre principi ufficialmente sanciti (rifiuto degli USA di ulteriori colonie europee nel Nuovo Mondo, non intervento degli USA nelle questioni politiche europee, non intervento europeo nelle questioni politiche dell’emisfero americano), tale dottrina, benché mai riconosciuta ufficialmente a livello internazionale, avrebbe costituito il nucleo della futura politica estera statunitense.