Mommsen, Theodor

(Garding, Schleswig, 1817, † Charlottenburg, Berlino, 1903). Storico e uomo politico tedesco. Figlio di un pastore protestante, nel 1843 si laureò in giurisprudenza. Affascinato dalla civiltà romana, per due anni (1844-46), si dedicò allo studio di essa in Italia. Nel 1848 divenne redattore della “Schleswig-Holsteinische Zeitung”, quindi professore di diritto romano all’Università di Lipsia. Allontanato nel 1851 per il suo coinvolgimento nella rivoluzione del 1848, insegnò a Zurigo e a Breslau. Dal 1861 ebbe la cattedra di storia romana a Berlino e dal 1863 al 1866 fu deputato al parlamento prussiano. Partecipò ancora alle vita pubblica in occasione della guerra franco-prussiana del 1870-71, quando invitò gli italiani alla neutralità, e dal 1873 al 1879 come deputato al Reichstag. Dal 1873 al 1875 fu segretario della sezione filosofico-storica dell’Accademia di Berlino. Nel 1902 ricevette il premio Nobel per la letteratura. Insigne filologo e giurista, esperto in epigrafia e numismatica, seppe infondere in ambito propriamente storico le sue competenze nelle varie discipline per costruire una visione globale dell’epoca analizzata, approfondendo la prospettiva del Niebuhr e della scuola di Ranke. Anche l’esperienza giornalistica contribuì alla definizione dei grandi temi del suo interesse storiografico. Vicino alla scuola piccolo-tedesca del Sybel per l’opposizione alla concezione politica romantica, il suo liberalismo fu però più aperto e meno aristocratico, com’è dimostrato dal giudizio severo espresso sulla politica bismarckiana dopo l’iniziale entusiasmo per la realizzazione dell’unificazione tedesca. Oltre a numerosi saggi e articoli, fondamentale è la sua Storia di Roma dalla fondazione all’inizio dell’impero, iniziata nel 1849 e pubblicata in tre volumi fra il 1854 e il 1856. A essi si aggiunse, nel 1885, Le province da Cesare a Diocleziano, dedicato all’analisi dell’organizzazione provinciale dell’impero, che costituisce il quinto volume della Storia (il quarto, dedicato agli imperatori, non fu mai terminato). Legati anch’essi alla storia romana ma di argomento giuridico sono poi Diritto pubblico romano (1871-88), Diritto penale romano (1899) e il Corpus Inscriptionum Latinarum (il primo volume è del 1863), che testimonia l’importanza attribuita da Mommsen all’epigrafia per la conoscenza della civiltà romana.