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Comunità di villaggio che organizzarono in Russia la vita delle campagne a partire dal XV secolo. Fino all’abolizione della servitù della gleba (1861), ebbero la funzione di ripartire tra i contadini le terre da coltivare e gli oneri (corvées e tributi) di spettanza dei proprietari. Dopo l’emancipazione, acquisirono la proprietà delle terre (salvo il terzo che rimase ai nobili), organizzando il pagamento del riscatto e delle nuove tasse imposte dagli zemstvo. Slavofili e populisti videro in tali comunità la cellula su cui fondare il socialismo in Russia, una volta eliminata l’oppressione dei nobili e dello zar. Smantellati all’inizio del XX secolo con la crescente privatizzazione delle terre, furono definitivamente aboliti nel 1917.