Milziade

(Atene 550 circa, † ivi 489 a.C.). Stratego e uomo politico ateniese. Figlio di Cimone, nel 524 fu eletto arconte ad Atene. Fu poi posto a capo della colonia ateniese del Chersoneso tracico, intraprese la colonizzazione delle isole Lemno e Imbro. Costretto nel 513 a fare atto di sottomissione a Dario, fuggì ad Atene e nel 499 appoggiò la rivolta ionica guidata da Aristagora. Lasciò allora definitivamente il Chersoneso e si stabilì ad Atene (493). Assolto dall’accusa di aver governato tirannicamente nel Chersoneso, grazie all’appoggio di Temistocle e Aristide, ebbe un ruolo determinante nella prima fase delle guerre persiane. Stratego dal 491, fu fautore di una politica di avvicinamento a Sparta, sino all’ingresso di Atene nella lega peloponnesiaca. Dopo lo sbarco persiano, impose agli strateghi il suo piano ottenendo la grande vittoria di Maratona (490). Organizzò poi una spedizione navale nel Mar Egeo per liberare le Cicladi (489), ma non riuscì a espugnare l’isola di Paro e fu ferito. Accusato di tradimento e condannato, morì in prigione.