Milosevic, Slobodan

(Pozarevac 1941, † L’Aja, Paesi Bassi, 2006). Uomo politico iugoslavo. Presidente della Federazione Iugoslava dal 1989. Comunista e nazionalista serbo, cercò di arginare la disgregazione della Iugoslavia seguita alla morte di Tito (1980), attraverso il rafforzamento dell’egemonia serba nella federazione. Pertanto nel 1989 annullò l’autonomia del Kosovo e nel 1991-92 cercò vanamente di impedire con la forza militare la secessione di Slovenia e Croazia, ufficialmente per difendere le minoranze serbe presenti soprattutto in Croazia. Tra il 1992 e il 1995 appoggiò i serbo-bosniaci nella guerra civile seguita alla proclamazione d’indipendenza della Bosnia. La dura repressione dei movimenti indipendentistici del Kosovo provocò nel 1999 l’intervento militare della NATO, che costrinse Milosevic a ritirare le truppe serbe dalla regione. Inquisito dal tribunale dell’Aja per crimini di guerra, nel 2001 fu arrestato ed estradato nei Paesi Bassi. Il processo iniziò nel febbraio 2002, ma conobbe ripetute interruzioni a causa delle sua precarie condizioni di salute. Dopo aver contestato ripetutamente la validità del tribunale, decise di assumersi l’onere della propria difesa legale. Fu trovato morto nella sua cella.