Millerand, Étienne Alexandre

(Parigi 1859, † Versailles 1943). Uomo politico francese. Deputato radicale (1885-89) poi passato al socialismo riformista, entrò nel governo di P. Waldeck-Rousseau (1899-1902) come ministro del Commercio e dell’Industria, suscitando le aspre critiche dei socialisti e dei sindacalisti rivoluzionari (si utilizzò da allora in senso spregiativo – nel quadro della polemica contro il revisionismo – l’espressione “millerandismo” per indicare la politica di collaborazione dei socialisti riformisti con i governi borghesi). Escluso dal partito socialista nel 1904, fu ministro dei Lavori pubblici (1909-1910) e della Guerra (1912-13 e 1914-15). Divenne quindi con G. Clemenceau uno dei leader del “Blocco nazionale”. Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri nel 1920, represse duramente le agitazioni sindacali e si mostrò intransigente verso la Germania. Eletto presidente della repubblica nel 1920, si dimise l’11 maggio 1924 in seguito alla vittoria elettorale del cartello delle sinistre.