Mill, James

(Northwater Bridge 1773, † Londra 1836). Filosofo ed economista inglese. Discepolo di Bentham, fu il tramite fondamentale tra l’utilitarismo filosofico e il movimento politico radicale inglese facente capo alla “Utilitarian Society” e alla “Westminster Review”, il cui esponente principale fu poi suo figlio John Stuart, da lui rigidamente educato proprio ad assumere un ruolo di guida del movimento. Funzionario e poi presidente della Compagnia delle Indie, pubblicò nel 1818 una Storia dell’India in sei volumi. Come economista aderì incondizionatamente al liberismo di Ricardo, di cui diede negli Elementi di economia politica (1821) una sintesi agevole che contribuì non poco alla sua diffusione. Collaborò alla Enciclopedia Britannica con voci di rilievo, tra cui l’articolo Governo (1820), nel quale stilò una sorta di manifesto dell’ideologia politica utilitarista e radicale, il cui paradigma fu così da lui ricapitolato: realizzazione della felicità individuale e collettiva; difesa e protezione della proprietà; libera iniziativa e pace sociale; parlamento eletto a suffragio allargato (ma non esteso alle donne e con limiti censitari), segreto, eguale, periodico; governo rappresentativo sotto il controllo popolare e dipendente dalla volontà degli elettori; istruzione popolare pubblica.