Mengistu, Hailé Mariam

(Walayta 1937, viv.). Militare e uomo politico etiope. Esponente del Comitato di coordinamento delle Forze armate, fu tra i promotori della rivoluzione che nel 1974 depose Hailé Selassié e instaurò la repubblica dando vita a un regime totalitario di ispirazione marxista-leninista. Preso il potere in prima persona nel 1977, grazie agli aiuti dell’Unione Sovietica e di Cuba sconfisse l’esercito somalo nel conflitto per il possesso dell’Ogaden (1977-79). Nel 1985, col proposito di avviare una riforma strutturale della struttura socio-economica etiope, trasformò il paese in repubblica popolare. Dal 1989 non riuscì più né a contrastare le spinte secessioniste in Eritrea e nel Tigré, né a mascherare la drammatica situazione economica del paese. Nel 1991, in seguito al ritiro sovietico dallo scacchiere africano e al contemporaneo avvicinamento tra gli Stati Uniti e le formazioni antigovernative raccolte nel Fronte democratico etiope (EPRDF), fu sconfitto e fuggì in Zimbabwe. A causa dei gravi crimini commessi negli anni del “terrore rosso”, nel 2008 fu condannato in contumacia alla pena di morte.