(Salzwedel, Magdeburgo, 1862, † Berlino 1954). Storico tedesco. Fu uno dei fondatori della “storia delle idee” e concentrò il proprio interesse storiografico su due grandi temi, sempre connessi: il destino nazionale della Germania e il senso della storia, in un’ottica che privilegiava il pensiero politico, la filosofia e le altre manifestazioni dello “spirito”. In Cosmopolitismo e stato nazionale (1907) raffigurò la nascita dello stato nazionale bismarckiano alla luce del rapporto tra moralità universale del cosmopolitismo e individualità dello stato. Mosso dalla sconfitta tedesca nella prima guerra mondiale, analizzò ne L’idea della ragion di stato nella storia moderna (1924) la dialettica tra politica di potenza e responsabilità morale. Contrario al nazionalsocialismo, descrisse la nascita della coscienza storica individuale nella cultura europea del Settecento ne Le origini dello storicismo (1936), e criticò aspramente ne La catastrofe della Germania (1946) la cultura politica nazionalista e militarista tedesca che aveva permesso l’ascesa al potere di Hitler.