Medici, Cosimo il Vecchio de’

(Firenze 1389, † Careggi, Firenze, 1464). Uomo politico fiorentino. Figlio di Giovanni di Bicci, si dedicò dapprima alla mercatura, ricoprendo anche diverse cariche pubbliche. Grazie al suo prestigio e alla sua ricchezza, assunse la guida del partito popolare, scontrandosi con quello oligarchico guidato da Rinaldo degli Albizzi. Eletta una signoria favorevole a quest’ultimo, nel 1433 venne esiliato a Padova, da cui però fu richiamato l’anno successivo. Dal 1434 esercitò un grandissimo potere in Firenze, senza tuttavia acquisire direttamente alcuna carica pubblica e preferendo affidarle a suoi fedeli. Nel 1458 creò il consiglio dei Cento, ma non alterò formalmente gli ordinamenti comunali preesistenti. Abile diplomatico, fu tra i promotori della pace di Lodi (1454) e si adoperò per il rispetto dell’equilibrio tra gli stati italiani. Mecenate, promosse le arti e la cultura, si circondò di artisti e umanisti come Brunelleschi, Donatello, Bruni, Marsilio Ficino, al quale affidò la direzione della neonata Accademia platonica.