Massimino, Gaio Giulio Vero

(Tracia 173 circa, † Aquileia 238). Imperatore romano dal 235 al 238. Umile contadino affermatosi nella carriera militare durante l’impero dei Severi, fu proclamato imperatore a Magonza dai reparti pannonici che avevano detronizzato Alessandro Severo. Combatté vittoriosamente sul Reno e sul Danubio, vessando le classi abbienti con un incremento della pressione fiscale reso necessario dalle spese militari. Nel 238 l’ostilità del ceto senatorio sfociò in Africa in una rivolta che portò all’acclamazione di Gordiano I e di suo figlio Gordiano II, su cui le legioni fedeli a Massimino ebbero presto la meglio. Il senato di Roma, che aveva frattanto istituito i viginti viri rei publicae curandae, nominò due di questi, Pupieno e Balbino, cui presto fu associato il tredicenne Gordiano III, imperatori. Massimino scese in Italia, ma fu fermato dalla resistenza eroica di Aquileia e venne assassinato dai soldati, che ne inviarono la testa al senato come simbolo di fedeltà.