Massimiliano II d’Asburgo

(Vienna 1527, † Ratisbona 1576). Arciduca d’Austria, re di Boemia e re dei Romani dal 1562, re d’Ungheria dal 1563 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1564 al 1576. Figlio dell’imperatore Ferdinando I, nel 1547 partecipò alle azioni militari condotte da Carlo V contro la lega di Smalcalda. Dal 1548 al 1550 fu reggente in Spagna. Divenuto re di Boemia e re dei Romani, poi re d’Ungheria, nel 1564 succedette al padre al trono imperiale. Il suo regno fu caratterizzato da una relativa tolleranza nei confronti del luteranesimo – nel 1568 concesse alla nobiltà austriaca la possibilità di seguire la Confessione augustana – e dal proseguimento della lotta contro i turchi, con i quali sottoscrisse nel 1568 la pace di Adrianopoli. Due anni dopo firmò a Spira un trattato segreto con il re ungherese Giovanni Sigismondo Szápolyai, che prevedeva in cambio di cessioni territoriali l’aiuto asburgico a liberare l’Ungheria dai turchi. Vani si rivelarono i suoi tentativi di rafforzare il potere centrale e di porre sul trono polacco un candidato asburgico.