Martinica

Isola delle Piccole Antille. Attualmente dipartimento francese d’oltremare. Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1502, fu occupata dai francesi (1635) che vi introdussero la coltivazione della canna da zucchero in grandi piantagioni, importando schiavi neri dall’Africa in sostituzione degli indiani caribi, sterminati dalle guerre e dalle malattie. Nel 1674 divenne possedimento della Corona francese. Contesa da olandesi e inglesi nei secoli XVII e XVIII, dal 1814 restò definitivamente alla Francia. Il suo declino cominciò con l’abolizione della schiavitù nel 1848. Nel 1854 la Martinica ottenne una costituzione che le concesse una certa autonomia amministrativa. Dal 1946 è parte integrante dello stato francese. A partire dagli anni Settanta emersero tendenze autonomistiche, sfociate negli anni Ottanta nell’attivismo di varie formazioni indipendentistiche. La già grave situazione economica del paese, solo parzialmente alleviata dagli aiuti garantiti dalla Francia, fu ulteriormente messa a dura prova dai devastanti uragani del 1979-80. Le elezioni del 1986 premiarono le forze di sinistra (Partito progressista della Martinica) rispetto a quelle di centrodestra. Tra 1999 e 2000 il Parlamento francese approvò una serie di innovazioni economiche e istituzionali rivolte a garantire maggiore autonomia. Nel gennaio del 2010 la popolazione dell’isola respinse un ulteriore pacchetto di riforme in senso autonomistico.