Maria Stuart

(Linlithgow, Edimburgo, 1542, † Fotheringhay Castle, Northamptonshire, 1587). Regina di Scozia dal 1542 al 1567. Figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa, fu proclamata regina appena nata e posta sotto la reggenza della madre. A cinque anni fu inviata alla corte di Enrico II di Francia, dove fu educata e promessa al Delfino Francesco, che sposò nel 1558. Divenuto re Francesco II nel 1559, Maria fu regina di Francia per un anno, fino alla morte del marito (1560), dopodiché, emarginata dalla reggente Caterina de’ Medici, scelse di ritornare in Scozia (1661). Nei sei anni di regno effettivo si consumò il suo destino tragico che, insieme al fascino e alla bellezza, la resero fonte perenne di ispirazione per poeti e musicisti (tra cui Friedrich Schiller). Maria si trovò al centro di conflitti e macchinazioni politico-militari (in cui cercò di destreggiarsi) che si svilupparono a più livelli. In primo luogo per la divisione politico-religiosa del paese tra cattolici filofrancesi e protestanti filoinglesi, che fu acuita dall’azione riformatrice calvinista radicale di John Knox, con cui la regina ingaggiò una battaglia durissima. Tali contrasti furono ulteriormente aggravati dalla competizione con Elisabetta I d’Inghilterra, che Maria riteneva illegittimamente su un trono su cui lei stessa avanzava pretese in quanto nipote di Enrico VIII. Il matrimonio con il cattolico Henry Stuart Darnley (1565) e il suo assassinio (1567), progettato ed eseguito con l’amante (e poi terzo marito) conte di Bothwell, tolsero a Maria la restante popolarità e portarono alla sconfitta di Carberry Hill (1567), a seguito della quale fu costretta dalla nobiltà protestante ad abdicare in favore del figlio Giacomo VI (il futuro Giacomo I d’Inghilterra). Fuggita dal castello di Lochleven e di nuovo sconfitta a Langside (1568), Maria riparò in Inghilterra presso la rivale Elisabetta che per circa vent’anni la trattò da regina, sorvegliandone tuttavia costantemente gli intrighi tessuti con i francesi, gli spagnoli e l’opposizione cattolica inglese. Nel 1586, implicata nella congiura di Anthony Babington – forse una trappola tesale ad arte – fu arrestata, processata e l’anno successivo giustiziata.