Magna Grecia

Denominazione delle zone dell’Italia meridionale, fatta eccezione per la Sicilia greca, in cui i greci fondarono le loro colonie a partire dall’VIII secolo a.C., creando un centro di innovativa espansione della civiltà greca, i cui nuclei furono una serie di città che stabilirono in genere il loro dominio sul territorio circostante. La zona più fiorente della Magna Grecia fu la costa ionica. La prima ondata di colonizzazione fu opera di coloni di Calcide, che fondarono Cuma, Zancle (Messina), Reggio; quindi seguì, a opera di coloni provenienti prevalentemente dall’Acaia, la fondazione di Sibari, Crotone, Metaponto. Taranto fu fondata dagli spartani. Il processo continuò nel VII, VI e V secolo a.C., con la creazione di nuovi centri urbani in molti casi a opera di abitanti delle città già insediatisi nella Magna Grecia. Questa sviluppò un’elevata civiltà e vide svilupparsi la filosofia di Parmenide e Zenone a Elea e quella di Pitagora a Crotone. Importanti furono anche la scuola medica di Crotone e in campo religioso l’orfismo, penetrato dall’Asia minore e dalla Grecia. Imponente fu lo sviluppo artistico (ceramica, scultura, pittura, architettura). Nel Metaponto e a Paestum vennero costruiti tra i maggiori e più bei templi in stile dorico. In campo politico le forme prevalenti di governo furono quelle aristocratiche; ma in un secondo tempo si affermarono governi tirannici. La Magna Grecia, la cui vita fu segnata da guerre ricorrenti al suo interno tra le varie città, nel III secolo a.C. subì la pressione sempre più forte di Roma, fino a cadere, tra il 280 e il 265 a.C., sotto la sua dominazione.