Mably, Gabriel Bonnot de

(Grenoble 1709, † Parigi 1785). Filosofo e storico francese. Aristocratico, fratello di Condillac, fu segretario del cardinale P. de Tencin distinguendosi nella preparazione dei negoziati che portarono alla pace di Breda (1746) prima di dedicarsi completamente agli studi. Per la sua critica delle istituzioni (dell’ancien régime, ma anche del dispotismo legale caro ai fisiocratici) e della società francese del suo tempo Mably si ricollega al filone utopico del pensiero politico settecentesco e più in generale alla cultura dell’Illuminismo. Le sue posizioni sono però nel complesso meno radicali e volte invece a individuare alcune prospettive di riforma graduali e concrete. A partire dalla contestazione del carattere “naturale” del diritto di proprietà e dalla denuncia delle sue nefaste conseguenze sociali, si espresse a favore della graduale eliminazione della proprietà privata e dell’instaurazione di uno stato egualitario, in cui fossero aboliti i privilegi. Quanto alla forma di governo, Mably individuò nella monarchia costituzionale (e non nella democrazia, di fatto difficilmente realizzabile) la condizione per un reale ritorno al rispetto delle leggi di natura. Fu autore di un progetto costituzionale per la Polonia (1781), ma rifiutò l’analoga richiesta di B. Franklin per la costituzione americana, criticando l’“aristocrazia del denaro” instauratasi nel Nuovo Mondo (1784). Fra le sue opere ricordiamo: Diritti e doveri del cittadino (1758) e Dubbi proposti ai filosofi economisti sull’ordine naturale ed essenziale delle società politiche (1768).