Lloyd George, David

(Manchester 1863, † Llanystumdwy, Carnarvonshire, 1945). Uomo politico inglese. Deputato liberale dal 1890, professò un indirizzo marcatamente antiprotezionista e antimperialista e fu favorevole all’autonomia del Galles e all’introduzione di un ampio sistema di legislazione sociale. Occupò una posizione centrale nella politica britannica tra il 1906 e il 1916, come ministro del Commercio (1906-1908) con Campbell-Bannerman e come cancelliere dello Scacchiere (1908-1915) nel gabinetto Asquith. Fu allora che si fece paladino di importanti misure di assistenza sociale, proponendo al tempo stesso un sistema di tassazione sulla grande proprietà e sui patrimoni ereditari. Ebbe quindi un ruolo di rilievo nell’approvazione del Parliament Act del 1911, che toglieva alla Camera dei Lord il diritto di veto. Tra il 1916 e il 1922 fu primo ministro: dapprima, tra il 1916 e il 1919, nel governo di coalizione bellica con Andrew Bonar Law, che mobilitò tutte le energie del paese nella prima guerra mondiale; poi a capo del governo che concluse e gestì la prima applicazione dei trattati di Parigi – opponendosi all’intransigenza francese verso la Germania – e l’istituzione della Società delle Nazioni (1919-22). Nel 1921 diede il suo sostegno alla formazione dello Stato libero d’Irlanda. Dimessosi nel 1922, continuò a far politica col partito liberale, appoggiando anche i laburisti.