livellatori

Movimento politico sviluppatosi durante la rivoluzione inglese del 1642-49. Nacque a Londra nel 1645-46, per iniziativa di John Lilburne, di Richard Overton e di William Walwyn. Il termine “livellatori” (levellers) fu coniato polemicamente dagli avversari, per il programma ugualitario del movimento. I livellatori rappresentarono l’ala più radicale del movimento puritano degli indipendenti e del fronte rivoluzionario e avanzarono la richiesta del suffragio universale maschile. John Lilburne sosteneva che i diritti naturali dell’uomo erano stati ingiustamente calpestati dai sovrani e dallo stesso parlamento rivoluzionario. Tra questi diritti poneva le libertà di religione, di stampa e di commercio. Secondo Richard Overton tutti gli uomini sono uguali per natura e ognuno è consapevole di che cosa sia necessario per il proprio bene. Egli considerava come diritti naturali anche la libertà e la proprietà e riteneva che il parlamento dovesse tutelare e non calpestare tali diritti. Allo stesso modo, William Walwyn metteva sul medesimo piano il re e il parlamento, poiché entrambi opprimevano il popolo, negandone i diritti fondamentali. Le principali tesi politiche dei livellatori furono enunciate nel “patto del popolo” (agreement of the people, 1647), il cui assunto basilare era che il fondamento della legge risiede nel popolo e nei suoi rappresentanti. Il patto del popolo prevedeva l’estensione del diritto di voto a tutti i cittadini inglesi che non fossero di condizione servile (servants) e che non vivessero di elemosina. Prevedeva inoltre l’elezione biennale delle camere, la distribuzione dei seggi in proporzione alla densità demografica, l’uguaglianza giuridica tra i cittadini indipendentemente dalle differenze sociali e, ancora, le libertà fondamentali di religione, di associazione, di parola e di stampa e il diritto di presentare petizioni al parlamento. Il programma dei livellatori si diffuse rapidamente tra i soldati quando il parlamento cercò di sbarazzarsi del New Model Army, l’esercito rivoluzionario e fu un importante punto di riferimento durante i celebri dibattiti di Putney del 1647. I capi dell’esercito, Oliver Cromwell e Henry Ireton, furono ostili alle idee dei livellatori – diffuse soprattutto tra i soldati di grado inferiore – temendo che l’uguaglianza politica preludesse all’uguaglianza economica e che il suffragio universale potesse costituire il primo passo verso l’abolizione della proprietà privata. L’intenzione di Cromwell era di fondare la nuova repubblica su basi borghesi e di limitare il suffragio ai nobili, ai liberi proprietari e ai ceti medi urbani. Nel 1648-49 Cromwell ruppe definitivamente coi livellatori, che furono espulsi dall’esercito, ed epurò il parlamento delle frange ostili. Il movimento livellatore non ebbe la forza di reagire e si disperse.