Lin Biao

(Hubei, 1907, † Mongolia 1971). Rivoluzionario cinese. Si impegnò giovanissimo nel movimento nazional-rivoluzionario diretto da Sun Yat-sen ed ebbe una formazione militare; dopo il 1927 si unì ai guerriglieri contadini di Mao e diede un grande contributo – nel sud durante la Lunga Marcia e poi durante la resistenza al Giappone – a elaborare, praticare e insegnare la strategia e la tattica della lotta armata cinese. Nelle lotte interne di partito sostenne sempre Mao con l’appoggio dei suoi soldati. Dopo il 1945 diresse le forze comuniste che conquistarono la Manciuria, assestando un colpo decisivo al Guomindang e aprendo al suo partito la strada della vittoria. Emarginato dopo il 1949, ritornò in primo piano nel 1959 quando Mao aprì un violento scontro al vertice e lo volle ministro della Difesa. Durante la rivoluzione culturale garantì a Mao il sostegno dei soldati e dei quadri rurali emersi dall’esercito e nel 1969 fu proclamato “successore di Mao”. Negli anni che seguirono, forse temendo una Cina governata da soli militari, Mao prese le distanze da Lin Biao, il quale, nel 1971, ormai politicamente isolato, scomparve nel quadro di eventi rimasti misteriosi, forse seguiti a un tentato colpo di stato.