Liebknecht, Karl

(Lipsia 1871, † Berlino 1919). Uomo politico tedesco. Figlio di Wilhelm Liebknecht, fu membro del Partito socialdemocratico tedesco dal 1900, deputato alla Camera dei deputati prussiana dal 1908 e al Reichstag dal 1912 al 1916. Fu uno dei leader più influenti dell’ala sinistra del partito, favorevole fin dal 1905 allo sciopero generale e alla propaganda antimilitarista. Durante il primo conflitto mondiale fu più volte arrestato per la sua attiva opposizione alla guerra. Nel 1916 fondò insieme a Rosa Luxemburg la lega di Spartaco, di cui divenne uno dei capi. Espulso dalla frazione parlamentare del partito socialdemocratico, accusato di alto tradimento per aver organizzato una grande dimostrazione contro la guerra a Berlino il 1° maggio del 1916, rimase in carcere fino all’ottobre del 1918. All’indomani della rivoluzione del novembre 1918, si oppose alla politica moderata di Ebert e dei socialdemocratici maggioritari e, dopo aver contribuito alla trasformazione del gruppo spartachista nel Partito comunista tedesco (dicembre 1918 – gennaio 1919) fu uno dei capi dell’insurrezione di Berlino (gennaio 1919), che si proponeva la rivoluzione socialista e la creazione di una repubblica di tipo sovietico, fondata sui consigli. Fu arrestato e assassinato il 15 gennaio dello stesso anno da ufficiali dei corpi franchi, nel corso della violenta repressione messa in atto dal socialdemocratico Gustav Noske, in accordo con Ebert e con lo stato maggiore dell’esercito.