libertà

Dal latino liber (libero) il termine designa in senso generale la “condizione” dell’uomo libero in contrapposizione a chi è schiavo o semilibero e configura una situazione di mancanza di impedimenti all’azione e di assenza di coercizione. Tuttavia, il concetto di libertà ha accezioni distinte a seconda dell’ambito disciplinare (filosofico, giuridico, storico, politico, sociale) nel quale viene impiegato. Sotto il profilo storico-politico, il suo significato dipende dalle varie epoche e dai contesti di civilizzazione. La “bella” libertà degli antichi greci e romani coincideva con la capacità di partecipare alla vita della città stato. Nel medioevo non esisteva un concetto astratto e assoluto di libertà. Esistevano le libertà, ovvero una serie di diritti e privilegi particolari di ceti e corporazioni e quelli derivanti dal servizio prestato al signore e al re. Nell’età moderna, accanto alla valorizzazione del libero arbitrio individuale, si affermò un’idea generale di libertà politica all’interno del processo di costituzione dello stato mediante la lotta all’assolutismo e sfociante nella liberté consacrata dalla Rivoluzione francese: una libertà intesa come facoltà originaria e attiva di tutti i cittadini di plasmare e vivificare la società politica e sempre più ispirata dal principio dell’eguaglianza, che si inverò nelle procedure costituzionali dello stato di diritto. Sorsero così i contemporanei diritti di libertà, ossia le libertà civili e politiche garantite dalle carte costituzionali: libertà personale, d’opinione, di associazione, di riunione, di stampa, di proprietà e così via. Soprattutto grazie alla riflessione del pensiero liberale (liberalismo), si mantenne una dialettica costante tra libertà individuale e azione statale (specie in campo socioeconomico), con la creazione di guarentigie e istituti finalizzati a impedire che la seconda potesse prevalere sulla prima. Tra Otto e Novecento la categoria della libertà conobbe un’ulteriore evoluzione nel confronto con la democrazia e il socialismo, assumendo dimensioni e connotati nuovi e complementari rispetto agli ideali di giustizia sociale.