Ambrogio

(Treviri 340 circa, † Milano 397). Vescovo di Milano, dottore della Chiesa, santo. Di nobile famiglia (apparteneva alla gens Aurelia), figlio di un prefetto del pretorio della Gallia, fu educato a Roma e avviato alla carriera politica. Nel 374 divenne consularis (governatore) della Liguria e dell’Emilia. Impegnato a Milano nel controllo dell’ordine pubblico, turbato dalla tensione tra cattolici e ariani alla morte del vescovo Aussenzio, fu eletto vescovo della città per acclamazione popolare (374). Nella nuova veste religiosa (che non gli fece abbandonare le missioni diplomatiche) si distinse nella lotta contro l’arianesimo e influenzò la personalità di Agostino, da lui convertito e battezzato (387). Si batté con successo per l’eliminazione dei residui di paganesimo nelle strutture politiche e nei simboli culturali, come il titolo di pontifex maximus per gli imperatori (abolito da Graziano nel 375). Ispirò, con gli inni liturgici da lui composti, il canto ambrosiano e il rito ambrosiano, ancor oggi seguito nella diocesi milanese.