Leone X

Al secolo Giovanni de’ Medici (Firenze 1475, † Roma 1521). Papa dal 1513 al 1521. Figlio di Lorenzo il Magnifico, ottenne appena tredicenne la porpora cardinalizia. La cacciata dei Medici da Firenze (1494) fece diminuire la sua influenza e, per alcuni anni, visse lontano dall’Italia. Tornato a Roma, ebbe nuovamente incarichi importanti come legato pontificio e, nel 1512, contribuì al ritorno dei Medici a Firenze. Eletto papa alla morte di Giulio II, cercò di tenere la chiesa e lo stato pontificio al di fuori dei conflitti tra Francia e Spagna per il controllo della penisola italiana, attuando una politica ambigua e indecisa. Nel 1514, per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro, diede grande impulso alla vendita di indulgenze in tutta Europa. Di fronte alla violenta condanna delle indulgenze formulata da Lutero (1517), reagì convocando a Roma il monaco tedesco, che però si pose sotto la protezione del principe di Sassonia Federico il Savio. Dopo che negli anni successivi Lutero ebbe definito in modo più preciso le proprie posizioni, ponendosi in netta rottura con la dottrina ufficiale, condannò le sue tesi e lo scomunicò con la bolla Exsurge Domine (1520). Non riuscì però a bloccare la diffusione della Riforma, la cui portata aveva decisamente sottovalutato. Per garantirsi l’appoggio delle alte gerarchie ecclesiastiche, tollerò vari episodi di corruzione e di nepotismo. Proseguì la politica di mecenatismo dei suoi predecessori, proteggendo tra gli altri Raffaello, Bembo e Guicciardini.