legge truffa

Termine con cui le opposizioni di sinistra battezzarono la legge elettorale maggioritaria introdotta nel 1953 da De Gasperi, finalizzata al rafforzamento parlamentare dello schieramento centrista che sosteneva il suo governo. Il meccanismo, che ricordava la legge Acerbo voluta da Mussolini nel 1923, prevedeva che la lista di partiti apparentati che avesse raggiunto la maggioranza assoluta dei voti, avrebbe ottenuto il 65% dei seggi alla Camera dei deputati. Gli stessi partiti di maggioranza (PRI, PSDI) si lacerarono su una legge profondamente contestata dalle opposizioni. Alle elezioni i partiti centristi mancarono la maggioranza assoluta per 57.000 voti, per cui il meccanismo maggioritario non scattò. La legge fu abrogata nel 1954.