Lega araba

Alleanza stretta il 22 marzo 1945 al Cairo da Egitto, Siria, Transgiordania, Iraq, Libano, Arabia Saudita e Yemen con il fine di una reciproca cooperazione politica, economica e militare. Allargatasi ad altri paesi negli anni seguenti sino a contare ventidue stati membri, la Lega registrò periodicamente l’emergere al proprio interno di gravi tensioni che ne pregiudicarono l’effettiva influenza. La principale fonte di divisioni coincise con il problema dei rapporti con Israele, che, per esempio, all’indomani della pace del 1979, determinò la temporanea sospensione dell’Egitto (riammesso nel 1989). Nuovi contrasti sorsero in occasione della prima e della seconda guerra del Golfo (1991 e 2003). Nel 2002, per risolvere la questione palestinese, la Lega Araba si fece promotrice, su iniziativa saudita, di un’iniziativa di pace, con cui fu offerta la normalizzazione dei rapporti con Israele in cambio del suo ritiro da tutti i territori occupati e del riconoscimento dell’indipendenza dello Stato palestinese con capitale Gerusalemme est. La proposta fu ripresentata nel 2007, ma accolta con scetticismo da Israele. Nel febbraio del 2011, in seguito ai disordini scoppiati a Tripoli e all’uso indiscriminato della forza militare contro i civili da parte del colonnello Gheddafi, il Segretario generale della Lega, l’egiziano Amr Moussa, stabilì la sospensione temporanea della Libia e autorizzò l’imposizione della “no-fly zone” protezione della popolazione civile. Analogamente, nel novembre dello stesso anno, la Lega si propose come mediatrice con il regime di Damasco in vista di una cessazione delle violenze, ma, di fronte all’ostinazione di Bashar al-Assad, decise la sospensione temporanea della Siria.