Lazzari, Costantino

(Cremona 1857, † Roma 1927). Uomo politico italiano. Di modeste origini, negli anni Ottanta si iscrisse al Circolo operaio milanese avviando una lunga attività politica, dapprima dando vita al Partito operaio (1885), quindi partecipando alla fondazione del Partito socialista italiano (1892) al fianco di Turati. Successivamente si staccò dalle posizioni turatiane, spostandosi a sinistra. Eletto segretario del partito al congresso di Reggio Emilia (1912), restò in tale carica fino al 1919, guidando i socialisti italiani attraverso l’esperienza della prima guerra mondiale (è sua la formula “né aderire né sabotare”). Nel primo dopoguerra ondeggiò tra l’adesione alla linea internazionalista e rivoluzionaria e la volontà di mantenere l’indipendenza del partito da Mosca, opponendosi alla fusione col partito comunista. Nel 1926 fu aggredito dalle bande fasciste e nel 1927 fu arrestato per l’ultima volta con l’accusa di espatrio clandestino. Fu rilasciato qualche settimana prima di morire.