Laval, Pierre

(Châteldon 1883, † Fresnes, Parigi, 1945). Uomo politico francese. Deputato socialista (1914-19), poi indipendente (1924-27), fu senatore fino al 1940. Ricoprì vari incarichi ministeriali e fu per due volte presidente del Consiglio (1931-32 e 1935-36). Progressivamente spostatosi su posizioni filofasciste, dapprima come ministro degli Esteri e poi come capo del governo si illuse di poter contenere la minaccia hitleriana attraverso una linea d’intesa con l’Italia fascista, concretizzatasi nel trattato di Roma (7 gennaio 1935) e nella formazione del cosiddetto “fronte di Stresa” (11-14 aprile 1935), oltre che con un temporaneo e strumentale patto di mutua assistenza con l’Unione Sovietica (2 maggio 1935). Il suo atteggiamento verso la Germania fu comunque ambiguo e favorì indirettamente le crescenti rivendicazioni hitleriane. Ministro e vicepresidente del Consiglio nel governo Pétain fino al dicembre 1941, dall’aprile 1942 guidò un governo completamente sottomesso alla volontà dei nazisti (collaborazionismo). Fuggito dalla Francia nell’agosto 1944, fu riconsegnato ai francesi, processato e giustiziato.