(Saint-Malo 1782, † Parigi 1854). Pensatore e uomo politico francese. Sacerdote dal 1816, fu dapprima sostenitore di un cattolicesimo intransigente (ultramontanismo) e dell’assolutismo monarchico. Nel 1830 fu tra i fondatori del giornale “L’Avenir”, nel quale si fece paladino di un cattolicesimo liberale, favorevole a una separazione del potere politico da quello spirituale. Condannato nel 1832 da papa Gregorio XVI, scrisse nel 1834 Parole di un credente, in cui si fece sostenitore di tesi radicali e di un cristianesimo democratico e antiautoritario. Nel 1848 fu eletto all’Assemblea costituente e continuò a impegnarsi nell’attività politica fino all’avvento del Secondo Impero.