lamaismo

Versione mistica del buddhismo della scuola del mahayana, diffusasi nel VII secolo d.C. in Tibet, dove divenne la religione nazionale. Il clero del lamaismo è costituito dai lama (= maestri), monaci eremiti o cenobiti che presiedono alla ritualizzazione dei grandi eventi della vita dei fedeli (nascite, matrimoni, morti), dai quali sono mantenuti. Attraverso i contatti con le popolazioni vicine, il lamaismo si diffuse in alcune regioni della Cina e della Mongolia. Suprema autorità spirituale e temporale del Tibet fu, dal 1642 fino alla conquista cinese del 1959, il Dalai Lama (= oceanico maestro), residente a Lhasa (= terra della divinità), città sacra della religione; altra venerata autorità spirituale fu il Panchen Lama (= gioiello del dotto), abate del monastero di Tashilhunpo. Entrambe le cariche erano designate scegliendo ed educando bambini eccezionalmente dotati dal punto di vista spirituale. Dal 1959, con l’esilio del Dalai Lama, tradizionalmente filoindiano, unico capo della chiesa tibetana divenne il Panchen Lama, più vicino ai cinesi e di loro gradimento.