Labriola, Antonio

(Cassino 1843, † Roma 1904). Filosofo e uomo politico italiano. Allievo di Bertrando Spaventa all’Università di Napoli, dal 1874 alla morte fu docente all’Università di Roma. Formatosi nell’hegelismo napoletano, subì l’influenza del pensiero di J.F. Herbart. Di questa stagione furono espressione i saggi Della libertà morale (1873) e Del concetto della libertà (1878). Aderì poi al marxismo, di cui divenne uno dei più acuti e migliori conoscitori e interpreti a livello europeo, in una chiave fortemente antipositivistica. Difese l’autonomia del marxismo, da lui definito come una “filosofia della prassi”. Partecipò attivamente, su posizioni antirevisionistiche, alla campagna internazionale contro E. Bernstein. Studioso della genesi storica e filosofica del socialismo moderno, scrisse tra il 1895 e il 1898 una serie di saggi raccolti a cura di B. Croce sotto il titolo Saggi sulla concezione materialistica della storia. Fu in contatto epistolare con Engels. Diede inoltre un contributo al dibattito politico legato al programma del Partito socialista fondato a Genova nel 1892, sostenendo la necessità di un ruolo del tutto indipendente del partito dalle altre forze politiche. Nel 1906 vennero pubblicati postumi Scritti vari editi e inediti di filosofia e politica.