Korsch, Karl

(Tostedt, Lüneburg, 1886, † Belmont, Massachussets, 1961). Filosofo tedesco. Massimo esponente, insieme con Giörgy Lukács, del marxismo occidentale o “hegelo-marxismo”, rivalutò e interpretò il pensiero del giovane Marx alla luce della categoria dialettica di totalità, affermandone il carattere di “scienza sociale” come analisi globale della società capitalistica, superiore alla frammentazione della scienza borghese in singole discipline (sociologia, economia, ecc.). Iscritto al Partito socialdemocratico tedesco (SPD) e poi, al Partito comunista tedesco (KPD, 1920), fu da quest’ultimo espulso nel 1926 per la distanza dal marxismo ortodosso della Terza Internazionale delle idee contenute nella sua opera principale, Marxismo e filosofia (1923). All’avvento del nazismo dovette lasciare la Germania (1933) e dal 1936 visse negli Stati Uniti. Altre opere: Il materialismo storico (1929), Karl Marx (1938).