Kazakistan

Stato attuale dell’Asia centrale. La popolazione è formata da kazaki, uzbeki, ucraini, russi, bielorussi e tedeschi.

  1. Dalle origini all'indipedenza
  2. Il Kazakistan indipendente
1. Dalle origini all'indipedenza


La regione venne conquistata dai mongoli nel III secolo. Dopo essere stata divisa in vari khanati, divenne oggetto nel XVIII secolo della penetrazione dei russi, che portarono a termine la conquista nel 1840. Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, il territorio del Kazakistan divenne una regione autonoma aggregata alla repubblica del Turkestan nel 1920 e si trasformò in una repubblica federata dell’Unione Sovietica nel 1936.

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2. Il Kazakistan indipendente

Proclamata la propria indipendenza nel 1991, entrò a far parte della Comunità degli Stati Indipendenti. Nello stesso 1991 fu eletto presidente della repubblica Nursultan Nazarbayev, leader dell’ex Partito comunista divenuto Partito socialista kazako. Il presidente agì lungo tre direttive: una politica di conciliazione tra le nazionalità, la ricerca di accordi con le potenze asiatiche e occidentali, lo smantellamento dell’arsenale nucleare ex sovietico. Nonostante le tensioni dei primi anni Novanta, il paese mantenne relazioni molto intense con la Russia. Entrato in contrasto con il parlamento, Nazarbayev lo sciolse nel marzo 1995 e, con un referendum svoltosi nell’aprile dello stesso anno, si fece prolungare il mandato presidenziale fino al 2000. Nel 1997 la capitale fu spostata dalla periferica Alma-Ata alla più centrale Astana. Fu quindi riconfermato in carica alle elezioni del 1999 e del 2005. Nel 2007 il parlamento approvò un pacchetto di riforme con cui furono rafforzati i poteri del presidente e, tre anni dopo, un referendum per la cancellazione delle due successive elezioni presidenziali. Quando questo fu respinto dalla corte costituzionale, Nazarbayev indisse elezioni anticipate, le quali, svoltesi nell’aprile 2011, lo riconfermarono a larghissima maggioranza alla guida dello stato.

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