Johnson, Andrew

(Raleigh, North Carolina, 1808, † Carter’s Station, Tennessee, 1875). Uomo politico statunitense. Presidente degli USA dal 1865 al 1869. Autodidatta, di professione sarto, iniziò la carriera politica nell’amministrazione locale; fu deputato democratico al parlamento del Tennessee (1835-43), poi al Congresso (1843-53), infine governatore dello stato (1853-57). Eletto senatore nel 1856, fu risoluto avversario della secessione sudista, e per questo, dopo avere rotto con i democratici, nel 1864 fu scelto come vicepresidente da Lincoln. Divenuto presidente dopo l’assassinio di questi, dovette fronteggiare i gravi problemi politici, economici e sociali della ricostruzione del sud, dove si scontrò con l’opposizione dei repubblicani radicali, che lo accusavano di scarsa volontà riformatrice e di connivenza con i sudisti. Nel 1866 tentò di impedire l’approvazione del XIV emendamento della costituzione, che garantiva ai neri la parità dei diritti politici. Sotto la sua presidenza gli USA acquistarono l’Alaska dalla Russia (1867).