Ivan IV

(Mosca 1530, † ivi 1584). Primo Zar di Russia dal 1547 al 1584. Figlio di Vasilij III, fu incoronato appena diciassettenne sotto la tutela della madre Elena Glinskaja. Alla morte di lei si scatenò all’interno della nobiltà una spietata lotta per il potere, nella quale Ivan rischiò più volte la vita. Mostrò subito grandi capacità politiche e un’inflessibile volontà: riuscì a eliminare i boiari più turbolenti e a farsi incoronare sovrano di Russia nel 1547. Fu il primo a fregiarsi del titolo di zar. Le sommosse popolari e lo stato di disgregazione nel quale stava cadendo il paese lo convinsero della necessità di immediate riforme: promulgò un nuovo codice legislativo, ristrutturò l’amministrazione nel tentativo di limitare il potere della nobiltà e riformò l’esercito istituendo il corpo degli Strel’cy (Strelitzi), la guardia dello zar. Chiamò in Russia lavoratori e tecnici occidentali, in particolare tedeschi, e cercò di sviluppare il commercio con l’Occidente. Condusse una politica estera volta all’espansione, coronata dal successo nella zona del Volga, che venne annessa al regno, meno efficace nell’area baltica, dove Polonia e Lituania sconfissero i russi anche a causa del tradimento di una parte della nobiltà. Anche per questo i rapporti tra Ivan e la nobiltà si guastarono definitivamente: lo zar confiscò ai nobili circa un terzo delle terre russe, che passarono sotto il suo diretto controllo, e scatenò i propri seguaci contro chiunque fosse sospettato di opporsi a lui, mostrando una crudeltà che gli valse il soprannome di “terribile”. Saccheggi, uccisioni e la distruzione di intere città, come Novgorod, si susseguirono fra il 1564 e il 1572: i giustiziati furono più di quattromila. In un eccesso d’ira, nel 1581 uccise il figlio Ivan. Fu quindi il secondogenito Fëdor I a succedergli.