indulgenti

Raggruppamento politico della Rivoluzione francese, sviluppatosi durante il periodo del “Terrore”. Sotto la guida di Danton e di Desmoulins, il movimento degli indulgenti si oppose alla dittatura di Robespierre, ritenendo che alla fine del 1793 gli eventi non giustificassero più il regime del Terrore. All’interno della Francia la controrivoluzione, la rivolta vandeana e quella girondina erano state ormai quasi del tutto soffocate, e sul fronte esterno, dopo la vittoria di Wattignies (16 ottobre) sugli austro-prussiani, la nazione non sembrava più correre rischi di invasione straniera. Gli indulgenti chiedevano quindi il ripristino della libera iniziativa economica contro la politica dei calmieri e del controllo statale dell’economia e il ritorno a una politica più tollerante nei confronti dei controrivoluzionari e degli accaparratori (da qui l’espressione “indulgenti”). Danton si opponeva inoltre alla scristianizzazione, che era stata avviata su pressione dei sanculotti e del movimento hebertista, ma che feriva e divideva il popolo francese, in larga maggioranza ancora profondamente cattolico. Nel 1794 Robespierre – stretto fra le opposizioni di sinistra e di destra – si decise a stroncare il movimento degli indulgenti, nonostante tra le sue file ci fossero alcuni dei protagonisti principali e più popolari della rivoluzione, come Danton. Dopo gli hebertisti e gli oppositori di sinistra, anche gli indulgenti (tra cui Danton e Desmoulins) furono quindi condannati a morte nel mese di marzo e ghigliottinati il 6 aprile. I loro seguaci, rimasti senza guida, si dispersero.