Indice ecclesiastico e Congregazione

Introdotto da Paolo IV Carafa nel 1559, l’“Indice dei libri proibiti” fu l’elenco delle opere proibite dalla chiesa per il loro contenuto contrario alla fede o alla morale cristiana. Furono colpite da censura, tra le altre, le opere di Machiavelli, Erasmo da Rotterdam e Boccaccio. Inizialmente redatto dal Sant’Uffizio, fu successivamente affidato alla Congregazione dell’Indice, istituita nel 1571 per il suo continuo aggiornamento. Strumento decisivo della chiesa della Controriforma, fu abolito da Paolo VI nel 1965.