impeachment

Istituto del diritto anglosassone che prevede un formale atto di accusa contro un pubblico funzionario di rango elevato per gravi violazione dei propri doveri. Le sue origini sono da rintracciarsi nell’Inghilterra del XIV secolo. Esso andò configurandosi così da conferire alla Camera dei Comuni l’iniziativa del processo di impeachment e alla Camera dei Lord il compito di emettere il giudizio. L’istituto entrò a far parte del diritto statunitense, secondo il quale l’atto di accusa può essere rivolto contro funzionari pubblici facenti parte del governo federale e anche di numerosi stati dell’Unione. Esso non può colpire i membri del Congresso, mentre può essere rivolto contro il presidente e il vicepresidente, per iniziativa del Senato e con la maggioranza dei due terzi. I più clamorosi casi di impeachment nella storia americana furono quelli del presidente Andrew Johnson nel 1868, del presidente Richard Nixon – il quale, in seguito all’affare del Watergate, si dimise dopo che nel 1974 la Camera dei rappresentanti aveva votato per dare inizio al processo contro di lui – e del presidente Bill Clinton, sottoposto a impeachment nel 1998 nel quadro del cosiddetto Sexgate, che prese origine dall’accusa a lui rivolta di aver commesso spergiuro nel corso dell’inchiesta condotta dal giudice K. Starr sui suoi rapporti sessuali con una stagista della Casa Bianca.