idee, storia delle

Si tratta di un modo specifico di studiare le visioni del mondo e le teorie formulate nel corso della storia umana. Nella discussione recente si utilizza anche la definizione di “storia intellettuale”. La storia delle idee è legata al nome e all’attività dello studioso di filosofia americano Arthur Lovejoy, attivo nella prima metà del XX secolo. Per Lovejoy lo storico può studiare le idee come un chimico distingue tra elementi semplici e complessi: le idee rappresentano gli elementi semplici, che attraversano i diversi ambiti del sapere subendo modificazioni di significato e trasformazioni a seconda del contesto nel quale vengono utilizzate. Secondo Lovejoy, attraverso la storia delle idee si può seguire in molte discipline diverse, dalla storia della filosofia, della scienza e della letteratura all’arte e alla sociologia, l’evolversi di una “unità-idea”, vale a dire sia pensieri dell’esperienza comune più o meno elaborati sia teoremi e ipotesi complesse. La storia delle idee è per natura interdisciplinare. Lovejoy stesso diede esempi di come si può scrivere la storia di una “unità-idea”, tra l’altro, nell’opera La grande catena dell’essere (1936). L’influenza della storia delle idee fu forte soprattutto negli Stati Uniti. In Europa, e in Italia in particolare, la sua diffusione fu frenata dall’eredità dell’idealismo. Nel 1923 Lovejoy diede vita allo “History of Ideas Club”, presso l’Università Johns Hopkins di Baltimora, che ancora oggi raccoglie il nucleo degli storici delle idee operanti in tutto il mondo. Un importante risultato dell’attività di Lovejoy fu anche la creazione nel 1949 di una rivista specializzata, il “Journal of the History of Ideas”. Il documento più significativo della storia delle idee resta comunque il Dizionario della storia delle idee (1968-74), in cinque volumi, nei quali le “unità-idee” fondamentali sono sistematicamente analizzate da studiosi legati all’insegnamento di Lovejoy.