Hyksos

Popolazioni nomadi di origine asiatica Il loro nome è una deformazione greca dell’appellativo che a loro diedero gli egizi (“Heka Khasut”, signori di paesi stranieri). Chiamati “i re pastori”, erano un insieme di popoli semiti e indoeuropei forse partiti dal Caucaso verso il 1900 a.C. Insediamenti degli Hyksos sono stati rinvenuti in Galilea, Siria, Persia e nel Caucaso meridionale. Invasero a poco a poco, pacificamente, l’Egitto dal nord-est e tra il 1730 e il 1720 occuparono la città di Avaris (Tell ed-Daba’) facendone la loro capitale. Da essa scendendo verso sud, lungo la zona orientale del delta, giunsero nella valle del Nilo. Intorno al 1675 l’impero degli Hyksos si estendeva dal Levante meridionale sino a Gebelein, di fronte a Luxor. I re degli Hyksos (la XV e la XVI dinastia Hyksos) governarono l’Egitto con sistemi e metodi totalmente egizi adottando la scrittura geroglifica. I vecchi sovrani egizi convissero con i re Hyksos, forse come vassalli, sino a quando non si estinsero (1633). Nel frattempo a Tebe nasceva verso il 1600 una nuova dinastia (la XVII) che si andava opponendo agli Hyksos. Kames (XVII dinastia di Tebe) combatté Apophi II (XVI dinastia Hyksos) verso il 1580. Gli Hyksos furono definitivamente cacciati dal faraone Ahmes I nel 1550 circa a.C. Gli Hyksos portarono in Egitto nuove tecnologie quali l’utilizzazione del cavallo come animale da tiro e una più progredita lavorazione del bronzo.