Humboldt, Karl Wilhelm von

(Potsdam 1767, † Tegel, Berlino, 1835). Filosofo e uomo politico tedesco. Profondamente legato a Goethe e a Schiller, la sua formazione si svolse nel segno degli ideali umanistici e universalistici ispirati dal classicismo e miranti al pieno sviluppo delle capacità dell’individuo. Nel suo scritto Idee per un tentativo di stabilire i limiti dell’operato dello stato (1792), stimolato dalla Rivoluzione francese, postulò l’astensione dell’intervento statale da qualsiasi sfera che favorisse la libera e illimitata attività del cittadino, riducendo la funzione dello stato alla difesa dai nemici interni ed esterni. La sua opera divenne così una delle prime espressioni del liberalismo tedesco. Dopo la sconfitta della Prussia a opera di Napoleone (1806), si dedicò alla politica attiva. In qualità di direttore della sezione per l’Istruzione del ministero degli Interni prussiano, diede un impulso decisivo alla fondazione dell’Università di Berlino (1810). Fu in seguito ambasciatore a Vienna e rappresentante della Prussia al congresso di Vienna (1814-15). Dopo il 1815 i suoi contrasti con Hardenberg e l’impossibilità di attuare le sue, pur moderate, idee liberali lo spinsero alle dimissioni (1819). Fino alla morte si dedicò agli studi, soprattutto di linguistica e storia.