Horthy von Nagybánya, Miklós

(Kenderes 1868, † Estoril, Lisbona, 1957). Militare e uomo politico ungherese. Ufficiale della marina austroungarica durante la prima guerra mondiale, nel 1919 fu alla guida delle forze controrivoluzionarie che si opposero al regime instaurato da Béla Kun. Eletto reggente d’Ungheria nel 1920, riuscì a impedire il ritorno del sovrano Carlo I d’Asburgo (Carlo IV come re d’Ungheria) e instaurò un regime personale, che dal 1931 assunse i tratti di una vera e propria dittatura filofascista. Teorico della “Grande Ungheria”, denunciò l’iniquità dell’assetto territoriale imposto alla fine della prima guerra mondiale e, forte dell’appoggio italiano e tedesco, fra il 1938 e il 1940 ottenne la restituzione della Slovacchia meridionale, della Rutenia e della Transilvania settentrionale. Durante la seconda guerra mondiale (1939-45), dopo un iniziale tentativo di mantenere il paese neutrale, si schierò a fianco delle potenze dell’Asse. Nel 1944, quando ormai si profilava il crollo della Germania, tentò inutilmente di giungere a una pace separata con l’Unione Sovietica: l’invasione di Buda da parte delle truppe naziste lo costrinse a lasciare il potere. Internato dai tedeschi, alla fine della guerra si trasferì in Portogallo.