Hohenlohe-Schillingsfürst, Chlodwig von

(Rotenburg 1819, † Bad Ragaz, Svizzera, 1901). Uomo politico tedesco. Fece attività politica in Baviera tra il 1846 e il 1870, dapprima come membro della Camera alta. Fin dal 1848 – quando si pose per la prima volta la questione dell’unità nazionale tedesca all’Assemblea di Francoforte – si schierò a favore della soluzione piccolo-tedesca, pur essendo stato in origine ostile, come era tradizione negli stati tedeschi del sud, all’egemonia prussiana in Germania. Nominato primo ministro e ministro degli Esteri bavarese nel 1866, all’indomani della sconfitta dell’impero asburgico e della stessa Baviera nella guerra austro-prussiana, si adoperò al fine di rinsaldare l’alleanza militare con la Prussia e di preparare le condizioni per un intervento a fianco di Bismarck nell’imminente conflitto con la Francia di Napoleone III (1870-71). Questa politica suscitò in Baviera una forte opposizione che portò alla sua caduta nel febbraio del 1870. Dopo la fondazione del Secondo Reich (18 gennaio 1871), fu membro del Reichstag (1871-81), ambasciatore a Parigi (1874-85) e governatore dell’Alsazia-Lorena (1885-94) – una regione decisiva per i rapporti con la Francia. Nominato cancelliere del Reich da Guglielmo II, deciso a circondarsi di personaggi deboli ai vertici della politica tedesca, subentrò a Caprivi nel 1894, rimanendo sostanzialmente nell’ombra del “regime personale” dell’imperatore. Nel corso del suo cancellierato fu promulgato il Codice civile e si rinsaldò ulteriormente il potente blocco sociale e politico degli agrari e della grande industria; al tempo stesso, con la nomina dell’ammiraglio Tirpitz al ministero della Marina nel 1897, fu avviato un intenso programma di rafforzamento della flotta che rese sempre più difficili le relazioni con la Gran Bretagna. In politica estera Hohenlohe cercò senza esito di riavvicinarsi alla Russia e intrattenne rapporti tesi con la Francia, favorendo in questo modo l’intesa franco-russa. Riuscì a rinsaldare la presenza tedesca in Estremo Oriente con l’occupazione di Kiaochow (1897). Entrato in contrasto con Guglielmo II, nell’ottobre del 1900 fu costretto a dimettersi e venne sostituito da Bülow.